Don Fredo vuole rileggere il dogma della Transustanziazione

Un sacerdote cattolico italiano (piemontese di Centallo) , don Chiaffredo Olivero, anziano presbitero della Diocesi di Fossano (ha oltre cinquant’anni di Messa), ma che opera da anni nella Arcidiocesi di Torino col diminutivo di “don Fredo”, ha reso noto che il gruppo interconfessionale “Spezzare il pane” al quale partecipa si riunisce una volta al mese a celebrare l’eucaristia in rito ora cattolico ora protestante, con i presenti che fanno tutti la comunione.

don oliviero fredo

Don Chiaffredo Olivero (foto tratta dal sito “facebook”)

Don Fredo si è detto sicuro che questo è il vero “pensiero personale” di papa Francesco, secondo quanto da lui detto il 15 novembre 2015 durante la visita alla chiesa luterana di Roma. Ha aggiunto che il dogma della transustaziazione va riletto in chiave “spirituale” e che, stando a Gesù, la messa la può celebrare chiunque e non solo un ministro ordinato. Don Olivero ha fatto questo “outing” sull’ultimo numero di “Riforma“, il settimanale della Chiesa valdese. Lo riferisce il vaticanista Sandro Magister nell’ultimo articolo apparso sul suo blog “Settimo Cielo” in data odierna, martedì 20 giugno 2017.

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13 pensieri su “Don Fredo vuole rileggere il dogma della Transustanziazione

  1. Mi dispiace, ma non si PUO ! Basta rileggere Tommaso d’Aquino quando parla dell Eucaristia
    O Augustino sul Eucaristia ! Veramente Nessuno creatura ( Arcangelo, neanche La Madre di Dio ) può rileggere l’Eucaristia: impossibile !

  2. Distrutto il dogma della eucarestia, le forze infernali hanno via libera.
    Se il papa ha detto questo non c’e’ piu’ chiesa cattolica.
    Ma chi difende piu’ i diritti di Cristo?

  3. Ah ecco finalmente!
    Tutti i Santi, tutti i Papi, tutti i Dottori della Chiesa, Sant’Agostino, San Tommaso d’Aquino, ecc non hanno mai capito nulla!
    Meno male che adesso ci sono questi preti della Chiesa post conciliare che spiegano a tutti noi poveri ingenui come stanno davvero le cose!

    • La Madonna di Kibeho in Rwanda ha detto”la fede e l’apostasia avverrà in modo subdola.” Ecco ci siamo. Questa è pura apostasia cioè negare Cristo in modo subdola.Quello giorno di dicembre del 1981 prima di natale aggiunse,”beati quelli che credono senza aver visto. ” I tempi sono duri. Ricordatevi Dio è Trino solo lui può Realizzare l’unità il resto sono pasticci umani e propaganda. Ero contenta quando sono arrivata in Europa dové venivano i nostri missionari ma la grande sorpresa quelli che ci hanno trasmesso la fede l’hanno persa. Bruxelles mi fa paura. Chiese ne fanno librerie o mini market.Cara Europa dove vai?

  4. Questo prete (si fa per dire) è solo un poveraccio che nulla capisce di teologia e neanche di vangelo: sempre contro il Magistero della Chiesa di Cristo, ma non ha mai trovato il coraggio di uscirne, perchè non saprebbe come sbarcare il lunario. Voglia di lavorare non ne ha mai avuta (lui come Farinella, Gallo, Zanotelli, Ciotti, Mazzi e pretaglia simile)…

  5. Come volevasi dimostrare. La “demolizione” della Santa Messa (o trasformazione se preferite….) è in atto.
    Comincia il prete 80enne piemontese (per dare il via, il “segnale) tanto chi vuoi che dia retta a Don Fredo: un vecchio sacerdote comunista….
    Ed invece….
    Oggi veniamo a sapere di un improvviso Motu Proprio (l’ennesimo…) che modifica il Canone riguardo la Sacra Liturgia ed il Latino.
    Il Motu Proprio, emanato di nascosto (come i ladri) è di qualche settimana fa. Solo ora viene reso pubblico, mentre è in corso il viaggio in Colombia, l’uragano, il terremoto, la morte di Caffarra…
    Insomma: chi è che va a vedere la pericolosità di questo nuovo Motu Proprio (quando uno è dittatore tale resta)

    E ci fermiamo qui.
    Chi vuole capire (chi non è ostinato) ora sa che l’obiettivo è TRASFORMARE LA MESSA.
    In che direzione?
    Vi dobbiamo dire tutto?????

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  10. “Il sacrificio della Messa rinnova quello compiuto da Gesù sul Calvario. Accogliendo la dottrina protestante, si dirà che la Messa non è un sacrificio, ma solo la sacra cena, cioè il ricordo di ciò che Gesù fece nella sua ultima cena. E così verrà soppressa la celebrazione della santa Messa. In questa abolizione del sacrificio quotidiano consiste l’orribile sacrilegio compiuto dall’anticristo, la cui durata sarà di circa tre anni e mezzo, cioè di milleduecentonovanta giorni”.
    (La Madonna a don Stefano Gobbi, 31 dicembre 1992)

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