Da un po’ di anni è in atto una sorta di beatificazione nei confronti di Colui che viene ritenuto il miglior Presidente della Repubblica.
A parte la matrice politica ( guardate che bella falce e martello vi era nel simbolo del suo PSI) e persino tralasciando il suo essere tenacemente, fieramente ed ostinatamente ateo, VI E’ UN FATTO CHE SI TRASCURA:
l’immagine di questo distinto signore anziano, distinto, sorridente fa dimenticare la sua vera identità: oltre che ateo e socialista egli era un combattente partigiano.
Ed è vero che non tutti i partigiani erano dei criminali assassini (parentesi: anche don Gabriele Amorth è stato partigiano) ma molti lo furono.
E non solo assassini ma crudelmente assassini. Nel furore ideologico la lotta armata e persino la menzogna e l’assassinio trovano posto!
Togliatti arrivò a teorizzare la menzogna come strategia politica!
Insomma, non abbiamo prove che abbia compiuto efferati omicidi (come moltissimi partigiani, fieramente, compirono) ma non abbiamo neppure nessuna prova, nessuna certezza che non abbia ucciso nessuno.
Ed allora, nel dubbio, prudenza vuole che non si continui ad incensarlo ed a considerarlo il migliore Presidente della Repubblica. Soprattutto i cattolici dovrebbero avere tale prudenza – che è una virtù cardinale- al massimo grado. Ecco, ora lo sapete: non potete più dire che eravate all’oscuro.