COCCOPALMERIO – Andare oltre l’orgia-gay. Ecco il perché

Spiace dirlo ma purtroppo è la verità: il Cardinale Francesco Coccopalmerio era presente durante l’orgia omosessuale nell’appartamento in Vaticano in cui fecero irruzione gli Agenti della Gendarmeria Vaticana e procedettero all’arresto di alcuni Sacerdoti fra cui Monsignor Luigi Capozzi suo Segretario.

cardenal-Francesco-Coccopalmerio

Si potrebbe infierire su Capozzi ed anche rilevare altri aspetti del  “carrierismo dei monsignorini gay e la perdita della fede” (qui) : non sarebbe mero gossip o chiacchiera ma provare a far aprire gli occhi su una realtà spregevole.

Card Martini e Coccopalmerio (2)Quello che invece sconvolge – o almeno: personalmente è questo l’effetto- è la figura del Cardinale Coccopalmerio ed il suo importante ruolo ricoperto nella Chiesa.

Non è il caso di rispolverare tutta la sua carriera, svolta in gran parte sotto l’ala protettrice del Cardinale Carlo Maria Martini, ma in particolare il grande rilievo assunto con Bergoglio.

 

Egli è membro del “C9” ossia il ristretto Consiglio di Collaboratori –una sorta di “Junta” che Bergoglio ha voluto accanto a sé per dare la idea e la apparenza di una collegialità– ma soprattutto ha svolto un ruolo importantissimo nella “penetrazione” nel mondo cattolico della “corretta” interpretazione di “Amoris Laetitia”.

LIBRO COCCO

Quello che vedete è il librettino che, come recita il titolo, fornisce una lettura de  “Il Capitolo ottavo della Esortazione Apostolica Post Sinodale Amoris laetitia”. E più precisamente:   “questo capitolo è stato giudicato o con un certo sfavore o con un certo riserbo. Per tale motivo, l’intento di queste pagine è quello di prendere in considerazione il prezioso testo del capitolo per cercare di coglierne il ricco messaggio dottrinale e pastorale.” (dalla Presentazione dell’Editore del libro).

Per il Cardinale Prefetto del Pontificio consiglio per i testi legislativi sarebbe la cosa più normale di questo mondo: esplicitare ai Confratelli nell’Episcopato, al Clero ed ai fedeli laici il contenuto di un Documento pontificio. E sarebbe anzi doveroso essendo la Esortazione Postsinodale “Amoris Laetitia” un testo assai controverso.

Ed allora, di norma, interviene il Dicastero di cui Coccopalmerio è il Prefetto e fornisce la corretta interpretazione. In certi casi particolarmente controversi e dibattuti– e questo lo sarebbe stato non fosse altro che per la esplicita richiesta di innumerevoli fedeli laici, Religiosi, Presbiteri e persino Vescovi, intere Conferenze Episcopali e quattro Cardinali- è il Pontefice che è tenuto a fornire le dovute chiarificazioni.

alVoi direte: “vabbè, è intervenuto il Dicastero preposto. Problema chiuso”. Ed invece non è andata così. Quel libricino è, sì, molto simile –nel formato e nella grafica- ai Documenti magisteriali (ed infatti in pressoché tutte le librerie cattoliche era messo fisicamente accanto al Testo di Amoris Laetitia) ma in realtà si trattava di una pubblicazione di Francesco Card. Coccopalmerio (vedere qui la Scheda del libro) verrebbe da dire “a titolo personale” e comunque non come Prefetto del Pontificio consiglio per i testi legislativi.

 

Non indugiamo ancora nell’esplicitare quanto è accaduto: è tutto oltremodo chiaro. E, perdonateci l’ardire, è in linea col modus operandi dell’intero Sinodo: non fu forse Mons. Bruno Forte a rivelarlo? Per rinfrescare la memoria: “Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati risposati  questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fa in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io.” (se proprio non riuscite o non volete ricordare CLICCARE QUI).

Le fragilità, i limiti, le debolezze – i peccati, se preferite che si parli come Dio comanda- del Cardinal Coccopalmerio, inclusa la orribile vicenda emersa poche ore fa CLICCA QUI, passano persino in secondo piano rispetto alla “furbata” di esprimere il proprio parere e farlo passare come Documento magisteriale. Con la grave complicità di quei librai che mettevano sul bancone il testo accanto ad Amoris Laetitia o comunque nell’area “Magistero”. Non immune da responsabilità la Casa Editrice che sceglie un formato ed una grafica di copertina pressoché identiche ai Testi magisteriali.

Noi ci fermiamo qui. Se ritenete eccessiva la responsabilità attribuita alla “iniziativa editoriale” di Coccopalmerio vi preghiamo di farcelo sapere: ricordiamo soltanto, e chiudiamo qui l’articolo, che i problemi grandi sono nati con quella Esortazione postsinodale ambigua. E, Dio non voglia!, ambigua volutamente.

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Un piccolo “dettaglio” riguardo Capozzi: egli “è riuscito a eludere i sospetti della polizia italiana utilizzando un’auto di lusso – una BMW- con targhe della Santa Sede, che lo ha reso praticamente immune alle soste e alle ricerche Questo privilegio, di solito riservato ai prelati di alto rango, permetteva al monsignore di trasportare la cocaina per le sue frequenti orge omosessuali senza essere fermato dalla polizia italiana.” (qui).

3 pensieri su “COCCOPALMERIO – Andare oltre l’orgia-gay. Ecco il perché

  1. Pingback: Sínodo: ahorro de papel y paseos juntos, la calumnia de Coccopalmeiro, la santa sede y los derecho humanos, ¡Viva la Virgen del Pilar! | Infovaticana Blogs

  2. E pensare che c’è ancora qualcuno che crede nella buona fede di Papa Francesco ! Crede davvero che non sia a conoscenza di tutto ciò e che sia impegnato in buona fede a ” far pulizia ” in Vaticano ! Chi crede ancora in questo modo , quasi offende l’ intelligenza del Papa . Sappiamo noi, comuni laici , qual è la vergognosa verità e non lo sa lui che è il Papa e che risiede in Vaticano ?!?
    Preghiamo perché il Signore sciolga il suo cuore e ritorni a Lui , così da guidare davvero , da Papa , la Chiesa di Cristo !

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