Preti sposati e preti donne. Parola di don Armando Trevisiol

don-armando-trevisiolConsiderando l’età (è vicino ai novanta) vien da pensare che sia l’arteriosclerosi (o teresina, come la chiamano da quelle parti) ed allora sarebbe giustificato. Ma se invece non ha perduto il senno sono gravi le parole che don Armando Trevisiol, sacerdote del Patriarcato di Venezia, ha pronunciato. E che ha messo per iscritto. Non quindi una voce dal sen fuggita ma un concetto pensato, riflettuto ed infine stampato.

E’ infatti in un articolo del settimanale “L’Incontro” (un giornale diretto dallo stesso Trevisiol) che l’anziano prete di Eraclea dice la sua su celibato e sacerdozio femminile. E lo dice in modo chiaro, senza equivoci: “è giunto il tempo che pure le donne nubili o coniugate possono fare la scelta di servire Dio e il prossimo all’interno della comunità cristiana esercitando il ministero sacerdotale”.

Chiaro no? Donne prete. E senza obbligo di nubilato.

Già, perché don Armando nel lungo articolo dice la sua pure sul celibato: “sono del parere che prima o dopo la loro consacrazione i preti possono rimanere liberi nelle loro scelte di rimanere celibi o sposarsi”.

longhitanoCome è palese don Trevisiol ha le idee chiare sulla quaestio. E bisogna dire che si spinge pure parecchio. Libertà totale: sposarsi o no, sceglierlo prima o dopo la Ordinazione. E per le donne, come detto, stesso discorso: nubili o sposate non importa, possono “esercitare il ministero sacerdotale”.

Cosa dire? Niente. Sperare fortemente che sia la teresina, ma è arduo pensarlo perché nell’articolo c’è una spiegazione (certo, vecchi concetti del modernismo di primo Novecento che tornano ciclicamente in auge)  con queste parole mille volte sentite da tanti stravaganti preti: “Mi pare bello, affascinante ed opportuno che nella chiesa vi siano creature che facciano la scelta di dedicarsi “corpo ed anima” alla chiesa e ai fedeli da celibi. Però penso pure che non vi sia motivo di alcun genere anche se chi sceglie di fare il prete lo faccia pure da coniugato”.

Ecco qua,  preti sposati e preti donne. Parola di don Armando.

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