“….esiste un vero noviziato per gli ecclesiastici da aggregare all’ordine massonico. Vi è una certa categoria di persone che la massoneria destina come addetti alla selezione dei possibili collaboratori da scegliere tra gli ecclesiastici, i quali devono essere forniti di certe doti: spiccata intelligenza, avidità di carriera, ambizione, pronto intuito a capire e a fingere di non capire…, generosità nel servizio, eventualmente anche prestanza fisica e bell’aspetto.
Tutte doti eccellenti per la scelta e la destinazione del novero massonico. Quando tutto ciò si trova riunito in un giovane ecclesiastico, che sia diocesano o religioso poco importa, specialmente se provvisto di straordinaria capacità di intuizione, assimilazione alla vita intellettuale, notevole estro espressivo e comunicativo, quando c’è tutto questo allora si passa alla fase dell’abbordamento iniziandolo a solleticarlo nell’amor proprio. Condizione assoluta è che, almeno in questa prima fase, il designato (prete od anche solo seminarista) rimanga completamente all’oscuro circa la trama che gli si va ordendo attorno.
La tecnica massonica impone il gradualismo nelle rivelazioni per cui l’affiliato viene a conoscere dei veri fini della setta segreta soltanto poco per volta a seconda di come i superiori lo ritengano. I modi di abbordare sono tanti e sempre diversi: un invito in un’ambasciata di comodo per una festa….”
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A riguardo leggi anche questa sconvolgente testimonianza sull’Apostolato della Preghiera :
Cosa c’entra budda col Sacro Cuore di Gesù?
Il Bene vincerà 
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Non mi risulta che la massoneria faccia questo tipo di proselitismo, i canoni poi della scelta dei possibili neofiti non è quella è nemmeno non ci sono feste ed inviti in ambasciate. Se avete una gentile prova di quanto da voi affermato sarò felice di rimangiarmi quanto da me scritto, cordialmente Franceschi Daniele
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L’ha ribloggato su Il Bene vinceràe ha commentato:
La Testimonianza di Mons. Carlo Maria Viganò non fa che confermare quanto già aveva messo nero su bianco, nel 1998, un Monsignore che lavorava in Vaticano.
Il libro forse non ebbe l’attenzione che meritava.
Ed il povero Mons. Luigi Marinelli, questo il suo nome, fu oggetto di una vendetta atroce e crudele da parte di coloro che aveva smascherato.
Oggi, anche alla luce della Testimonianza di Viganò e di numerose altre rivelazioni, comprendiamo ancor più il valore di quel libro.
Ma occorre pregare e, al contempo, permanere nella Verità di Cristo: soprattutto su certi gravissimi aspetti – adulterio, omosessualità, sodomia – occorre chiarezza.
Ed è quello che “il bene vincerà” cerca di fare.
Restando fedeli all’Insegnamento della Chiesa, Corpo Mistico di Cristo.
MATER ECCLESIAE ORA PRO NOBIS
Ma di che è morto esattamente mons. Grillo? e mons. Marra? Infezioni? Molti nemici a Roma?
per favore rispondere su questa pagina se possibile, grazie