JADDICO SU “TV2000”

Qual è la prima chiesa al mondo dedicata a Maria Madre della Chiesa? Chi è Teodoro D’Amici? Conoscete Jaddico? Si tratta di domande a cui difficilmente si può rispondere. Almeno per coloro che non rientrano in quella esigua fetta –esigua territorialmente – di persone che conoscono la mariofania e gli eventi prodigiosi accaduti alle porte di Brindisi tra il 62 ed il 63.

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Forse – ed è bene sottolineare questo “forse” – è giunto il momento che i fatti di Jaddico vengano resi noti. Il nascondimento, il riserbo, la serietà, il silenzio, la discrezione di Teodoro D’Amici sono e restano indiscutibili ed indubitabili. Ma ogni volta che il Cielo scende sulla terra c’è un messaggio – con risvolti e modalità particolari – che è destinato a tutti.

In questo senso provvidenziale è stato il Decreto dell’11 febbraio scorso con il quale la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha reso universale la memoria liturgica di Maria Madre della Chiesa, fissandola ogni anno al lunedì dopo Pentecoste.

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Ed ecco che diviene più chiara la batteria di domande che aprivano queste note: la prima chiesa intitolata a Maria Madre della Chiesa si trova a Brindisi e venne dedicata alla Vergine con quel titolo l’otto Dicembre 1965, solo quattro ore dopo la conclusione del Concilio Vaticano II. Mons. Armando Franco, allora Vicario Generale della Diocesi di Brindisi (il Vescovo Nicola Margiotta era a Roma per ovvie ragioni) benedì la chiesa che Teodoro D’Amici aveva edificato. E D’Amici -vigile urbano brindisino,  cinquantenne, padre di tre figli- era stato scelto dalla Vergine Maria: a lui si manifestò più volte chiedendogli esplicitamente la costruzione per coprire quel Muro diroccato, unico resto di una chiesa medievale, che si trovava in campagna, fra rovi e spine ed animali.

TEODORO D'AMICI in preghiera bn 001

jaddico in costruzione

 

Tra il 1962 ed il 1963 da quel muro si sprigionò, in diverse date e con decine di testimoni,  una luce bellissima e di chiara origine celeste. La Vergine, inoltre, chiese a Teodoro “cerca l’acqua mia”. E l’umile e docile “servo” cercò e trovò: il 21 novembre del ’62, memoria liturgica della Presentazione di Maria al Tempio, venne trovata una polla sorgiva seminascosta dalle erbacce, nei pressi di un melmoso canale-torrente (di nome Giancola) e sovrastato dalle arcate in cemento della Superstrada.

JADDICO fontana

TABERNACOLO

Cappella dell’Adorazione Eucaristica – Il santuario di Jaddico è aperto giorno e notte.  E’ esposto Gesù Eucaristia dalle 7 alle 22 per l’Adorazione silenziosa.

Ecco, questa in breve la storia di Jaddico. Che oggi è un bellissimo Santuario Diocesano, retto dai Carmelitani Scalzi, meta di numerosi pellegrini in ogni ora del giorno e della notte: il Santuario è sempre aperto.

Per tutte le informazioni è possibile visitare il ricco sito del  Santuario – www.jaddico.it – oppure, ed è questa la notizia, potete sintonizzarvi lunedì mattina, 12 Marzo,  sul canale 28 del digitale terrestre: l’Emittente TV2000 trasmetterà un servizio-documentario appena realizzato. E lo farà nell’ambito della trasmissione “Bel tempo si spera”   condotta da Lucia Ascione.

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Chi non potrà seguirlo in diretta tv potrà guardarlo in streaming sul sito di TV2000 o successivamente cercandolo sul canale YouTube dell’Emittente Cei. E’ anche una occasione perché di Brindisi si possano dare belle notizie dopo quelle tristissime -ed ancora in evoluzione! – di questi giorni. Fra inganni, contrabbando, finti veggenti, preti indegni, sindaci arrestati, inerzia, indolenza e corruzione, pare che a Brindisi vi sia anche qualcosa di buono. E persino di santo.

cosimo de matteis

 

JADDICO piazzale grandangolo

JADDICO INTERNO

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