il Confessionale di San Leopoldo Mandic

Quello che vedete in foto è il Confessionale di San Leopoldo Mandic. Con maggiore esattezza dovremmo dire che si trattava non del tipico confessionale in legno ma di una minuscola celletta dove, appunto, il Cappuccino confessava per oltre dieci ore al giorno.

Se ci mettessimo a raccontare la vita di San Leopoldo in tanti sarebbero edificati ma il 90% dei lettori subito cliccherebbero altrove.

Ed allora ci limitiamo a dire che, durante la Guerra, il Convento in piazzale Santa Croce, a Padova, venne interamente raso al suolo.

Inutile dire QUALE parte rimase miracolosamente in piedi: il Confessionale di San Leopoldo Mandic. Si, avete capito, proprio la Celletta / Confessionale di Padre Leopoldo.

Quando Giovanni Paolo II si recò lì e seppe questa cosa ne fu assai colpito. Comprensibilmente. Ecco, l’auspicio è che i lettori restino colpiti pure loro. E soprattutto faccia riflettere quei Presbiteri che, praticamente, non confessano più e “diseducano” i propri parrocchiani a farlo. Fin da piccoli. Lo dicono esplicitamente ai catechisti. Non ci credete, vero? Eppure è così. Sulfureamente così!

Suor Costanza Salbego – Brevissimo profilo

Questa Suora, classe 32, era originaria dell’,Alto Vicentino ( da Salcedo per la precisione) e giovanissima donò la sua vita a Gesù, Suo Sposo.

Entrò nella Congregazione fondata dal Beato Francesco Faa di Bruno, un nobile piemontese eclettico ( gli ultimi 11 anni di sua vita fu Presbitero degnissimo).
Era la Torino comandata con spudoratezza e sfacciataggine dalla Massoneria ed il Fondatore vinse il male col bene.

Le SUORE MINIME DI NOSTRA SIGNORA DEL PERPETUO SUFFRAGIO rappresentano la sua ardente carità verso i vivi e verso i defunti.

E’ la realtà di fede della Comunione dei Santi.

A tale carisma aderì convintamente Suor Costanza : la sua Professione risale al marzo del 1953.

Ed infatti lo scorso marzo aveva felicemente festeggiato i suoi Settanta anni di Religione.

Un grande traguardo.

In Casa Madre, dove ha trascorso la più parte della sua vita religiosa, mancherà, mancherà tanto.

Noi che abbiamo avuto la fortuna – la grazia!- di conoscerla NE RINGRAZIAMO DIO e da lei attendiamo di intercedere per noi presso il Trono dell’ Altissimo.

A Dio Suor Costanza e grazie!

Suor Costanza esegue al “suo” organo il bel canto “Madonna del Suffragio”

E’ morta Suor Costanza Salbego, Minima

E’ per me un grande dolore la morte di Suor Costanza Salbego. Ed è parimenti un dovere che sento quello di “dare la notizia” ma soprattutto fare conoscere questa Religiosa. Perchè lo merita, lo merita ampiamente. Non credo di sbagliarmi: suor Costanza ha raggiunto la Santità.

Dovrei ora raccontare come l’ho conosciuta – nella mia giovinezza – come è durato il rapporto a distanza (io prima a Padova e poi a Brindisi, con la brevissima parentesi ad Alba) fatto soprattutto di lettere prima, e-mail poi ed anche qualche sms ma soprattutto di tanta preghiera.

Ma oggi davvero non mi sento. Rinvio ad un paio di articoli che ho scritto negli scorsi anni (le cui indicazioni troverete al termine di queste brevi note) e do le comunicazioni strettamente necessarie: 

Suor Costanza Salbego, Religiosa della Congregazione delle Suore Minime di Nostra Signora del Perpetuo Suffragio (Istituto fondato dal Beato Francesco Faà di Bruno) , è morta mercoledi 8 Maggio 2024, Festa della Madonna di Pompei. 

Suor Costanza aveva 91 anni e 5 mesi essendo nata il 13 Dicembre del 1932 a Salcedo, in Provincia di Vicenza. 

Il funerale è previsto nella chiesa di Nostra Signora del Suffragio, in Via San Donato, a Torino (presso la Casa Madre) Sabato 11 Maggio 2024. 

Suor Costanza Salbego, Minima. (CLICCA QUI)

T’HO INCONTRATO (Canto mariano, con video e testo)

Quelle omelie che negano il giudizio e l’inferno: il caso di don Paolo Scquizzato

NOSTRA SIGNORA DEL PERPETUO SUFFRAGIO

T’HO INCONTRATO (Canto mariano, con video e testo)

Suor Costanza Salbego, Minima.

T’ho incontrato e mi hai preso per la mano,
m’hai sorriso ed ora son con te.
– M’accompagni, dolce Madre mia,
O Maria, verso la felicità.

Rit.: Donna vestita di Sole,
raggiante di stelle,
Maria sei tu;
Donna vestita di Sole,
più bella del cielo
che si specchia nel mar.

– Su nel cielo pensi a tutti i figli tuoi:
tutto puoi vicino al tuo Gesù.
– Sulla strada che noi percorriamo
Tu per mano ci conduci a Lui.

Rit.: Donna vestita di Sole,
raggiante di stelle,
Maria sei tu;
Donna vestita di Sole,
più bella del cielo
che si specchia nel mar.

Esegue questo bel canto mariano Suor Costanza Salbego (1932-2024) della Congregazione delle Suore Minime di N.S.del Suffragio, presso la chiesa di Via San Donato a Torino

un tweet (di Martina Pastorelli)

E davvero non c’è null’altro da aggiungere.
E questo è uno screenshot del tweet. Non è detto che resti ancora online.

basta, fermiamoci: pentìti rivolgiamoci a Dio

Siamo nel pieno – nel cuore!- della Novena che ci porterà alla grande Solennità dell’8 Maggio: Maria Regina del Santo Rosario di Pompei!

Ed in quella giornata, a mezzogiorno, verrà elevata al Cielo la Supplica: da ogni chiesa o Santuario, Cappellania o Rettoria, in Italia ed all’estero.

Lo scorso 29 aprile che, per felice coincidenza, è non solo la Festa di Santa Caterina da Siena Patrona d’Italia ma è anche il giorno in cui tradizione vuole si inizi, appunto, la Novena alla Madonna di Pompei, il 29 aprile, dicevamo, abbiamo pubblicato un articolo.

In esso, per dirla in modo assolutamente sintetico, abbiamo fatto presente una cosa che riteniamo grave – si, e lo ripetiamo a caratteri cubitali: E’ GRAVE – ossia il fatto che non sappiamo di un prete (Vescovi non ne parliamo proprio) che abbia compreso la gravità del piano in atto.

Un piano sulfureo preparato con cura da menti sopraffine per decenni e che ha visto attuarsi, nella fase più acuta e cruenta, nel 2020.

Nel solstizio d’inverno satana è stato intronizzato e poi è partito tutto. Poco dopo la Vergine Immacolata ha confermato: “SATANA REGNA”, ha detto.

Rida pure chi vuole: dall’ultimo “pretino” al vescovo di Roma. Nessun prete ha compreso la COMPLETA PRESA IN GIRO DELLA POPOLAZIONE MONDIALE. E magari fosse soltanto una presa in giro: vivremmo cristianamente questa ennesima umiliazione e la nostra anima se ne gioverebbe.

Invece no: è un piano di sterminio della popolazione. Lo ripetiamo, rida pure chi vuole. Si è deliberatamente deciso di uccidere milioni di persone. Il maltusianesimo ringrazia, satana gongola, perchè vede giungere all’inferno anime morte all’improvviso (tutte con la stessa modalità: ma non tutti erano pronti alla morte e soprattutto non tutti pronti per il Paradiso), oppure morte sole come cani, senza parenti accanto, senza che il Cappellano dell’Ospedale o della RSA le aiutasse a riconciliarsi con Dio attraverso il Sacramento della Confessione.

Questa fu la prima “ondata” di persone morte disperatamente, sole, senza un funerale, denudate, messe in un sacco sterile e poi nella bara. In Italia si calcola 170 mila persone sono morte in questo modo crudele e barbaro. Ed in forza di quei dpcm che prima Conte, poi Draghi emanavano.

Poi arrivò “dio vaccino” ed i morti ora è persino impossibile contarli: un po’ perchè non vi è più quella ignobile contabilità sciorinata ogni giorno da tg nazionali e locali che aprivano i tg dandoti il numero dei morti. Perchè l’obiettivo era TERRORIZZARE, “IL VIRUS UCCIDE”, dicevano all’unisono.

(parentesi: piccolo salto in avanti per dire che quando il massone di 33° grado disse in diretta tv “non ti vaccini/ti ammali/muori” oltre a mentire spudoratamente stava contribuendo a terrorizzare i cittadini e invogliandoli a prendersi il veleno. Chiusa parentesi).

Dicevamo: quei poveri cristi morti soli come cani e messi nudi in un sacco furono l’antipasto per queste bestie sanguinarie: molti, ma molti di più ne sarebbero poi morti col veleno. Perchè la pozione magica, imposta “de facto”, l’han bevuta pressochè tutti, compresi bambini e mamme incinta!

E, lo ripetiamo: ad oggi NON CI SONO CURE. Gli sventurati che han “scelto” il siero miracoloso oramai lo han fatto. Anzi, qualcuno pure tre o 4 dosi. Il veleno è in circolo.

Se volete fare una statistica non consultate l’Istat ma andate dagli impresari delle Pompe Funebri: loro, piu di altri, hanno il polso della situazione. Perchè loro vedono, loro sentono i parenti, loro capiscono. E, in fondo, è la attività che hanno scelto di fare.

Chiedete a loro e vedete se vi dicono “ma no, è sempre successo!”.

Qualcuno senza scrupoli semmai vi potrebbe persino dire: “sempre successo? Magari! Oggi saremmo tutti straricchi”.

Ma mente costoro non hanno colpe chi ha progettato il tutto – e l’immensa catena di complici: complici attivi e/o complici col silenzio omertoso– ha delle colpe infinite perchè un genocidio di tali proporzioni non lo si era mai realizzato nella storia.

Fra morti subitanee e turbotumori (due, massimo 3 mesi e poi sepoltura) e tumori NATI/STIMOLATI/CATALIZZATI dalla pozione magica nel giro di pochissimo la popolazione subirà una drastica diminuzione.

Eh già, perchè credete che da qualche anno i Governi discutano di denatalità e problema demografico? Credete siano tutti attivisti prolife ed amanti delle belle famiglie della maternità? Ma nemmeno per idea. Anzi, dal Capo del Governo al Carneade fra i Deputati NOMINATI (da anni il cittadino è SCIPPATO del voto di preferenza: il Parlamento lo decidono 4- 5 persone. E sta bene a TUTTI i partiti) almeno il 90% vi dirà che “la 194 non si tocca!“. Ed anzi: “E’ SACRA”.

Già, il sacrificio di bimbi piccoli, deboli, indifesi, e soprattutto innocenti e per opera della madre è assai gradito a satana. Ed anche la sodomia, soprattutto se sacrilega (ovvero praticata tra Consacrati), il cornuto la gradisce eccome. Lui con questi “sacrifici” si rafforza:

 “satana è forte

e ogni giorno la sua forza è sempre più forte attraverso coloro

che hanno scelto la morte e l’odio”

Ed allora, già hanno taciuto per anni – per decenni- sull’immondo crimine delittuoso (o voi avete mai sentito in una predica o in Confessione un prete parlare di ABORTO?) ora tacete ancora, avanzando pure la scusa ridicola dell’obbedienza……

Tremate come foglie, terrorizzati dal veleno che avete scoperto di aver in corpo (perchè, dopo le pompe funebri, coloro che hanno la triste contabilità dei morti, sono proprio i Parroci che ora celebrano i funerali (ora si: per diversi mesi Cei e Governo, a braccetto, li VIETARONO). Bene, cogliete questa opportunità che questo sgangherato blog da quattro soldi vi sta inaspettatamente dando: servite Dio solo ed affidatavi alla Regina del Sacratissimo Rosario di Pompei: Lei vi guiderà, non temete.

Madre mia, fiducia mia!

Si, Novak Djokovic è davvero un buon cristiano (altro che yoga o tai chi)

Non capiamo nulla di tennis ma sappiamo essere l’indiscusso numero uno al mondo di questo sport. Mai “il bene vincerà” si è occupata di tennis ed infatti anche in questo caso il riferimento è all’uomo, alla persona, a Novak Djokovic.

Novak nasce a Belgrado venerdì 22 Maggio 1987. Belgrado era la Capitale di uno Stato sostanzialmente ateo dove la religione – tanto più il cristianesimo – era molto mal tollerata. I genitori battezzano il piccolo e lui ha conservato la sua fede il Cristo fino ad oggi: senza ostentarla ma neppure nascondendola.

NUMERO UNO NELLO SPORT

Che sia stata la fede la sua “marcia in più” a portarlo al vertice dell’ATP sarebbe azzardato dirlo: nello sport (nel tennis in particolare) ci vuole tanto, tantissimo allenamento, costanza, sacrificio, rinunce, impegno, forza fisica. E poi serve quel talento che o ce l’hai o sennò non puoi inventartelo. Però possiamo dire senz’altro che Djokovic è un tennista cristiano.

Anzi, sentite cosa lui stesso, Nole, dice in una circostanza pubblica, ufficiale e solenne: «Prima di essere uno sportivo, sono un cristiano ortodosso».

LE CELEBRE FRASE NON FU DI CIRCOSTANZA MA VERA, REALE

La frase è giustamente nota: qualche media italiano, dopo molti anni, ho “scoperto” che Djokovic è cristiano – cristiano di fatto, non a parole o solo sul certificato di Battesimo- ed un po’ tutti hanno riportato la bella affermazione che Nole disse nel lontano 2011 quando, nel Patriarcato di Belgrado gli venne conferito il massimo riconoscimento della Chiesa serba da parte di Irinej l’allora metropolita di Belgrado e Karlovci e patriarca dei Serbi il primo grado dell’Ordine di San Sava

 Insignito della più alta onorificenza della Chiesa ortodossa serba – “Per il suo amore attivo per la Chiesa Madre, dimostrato soprattutto attraverso l’aiuto sincero e persistente al popolo serbo e ai santuari della nostra Santa Chiesa, soprattutto in Kosovo e Metohija . Questo giovane serbo, lo sportivo più in vista e ambasciatore della Serbia nel mondo, è riuscito a testimoniare con la sua forza, fascino e sincerità nel modo giusto al mondo il messaggio evangelico di pace e di amore tra i popoli e di solidarietà con le vittime, non solo nei paesi serbi, ma in tutto il mondo”.” (Patriarcato di Belgrado, 28 aprile 2011)

Ecco che, in quella circostanza disse «È il titolo più importante della mia vita, perché prima di essere uno sportivo sono un cristiano ortodosso»

Era il 2011. Sono passati ben tredici lunghi anni: non solo è rimasto il numero uno al mondo nel tennis (cosa tutt’altro che facile!!!) ma è continuato ad essere un buon cristiano, fedele agli insegnamenti del Vangelo servitore del Signore Gesù e di nessun altro idolo.

COERENTE AL VANGELO : NELLO SPORT E NELLA VITA

Il mondo lo ha odiato – e lo odia ancora- quando ha indirettamente smascherato la pagliacciata pandemica. Suo padre giunse a dire, proprio in quel durissimo periodo, che stavano “cercando di crocifiggere Novak e metterlo in ginocchio.” . Lui, Novak, continua ad essere anche un buon esempio sul piano della fedeltà coniugale:

Jelena e Novak, uniti nel Sacramento del Matrimonio dal 2014 (hanno due figli: Stefan di 9 anni e Tara di 7) essi credono nella indissolubilità, in quel “per sempre” che oggi pare essere una cosa assurda ed impossibile. In questo senso continuano ad essere un bellissimo esempio per le giovani generazioni.

Si, la Chiesa Ortodossa aveva visto giusto: dare quella importantissima onorificenza ad un ragazzo di appena 24 non fu un azzardo. E che Dio ci doni uomini e donne esemplari e generosi come Novak Djokovic. Ne abbiamo davvero bisogno.

cosimo de matteis

Post Scriptum: i media del mondo hanno diffuso menzogne su di lui. E si considerano come “yoga” i suoi salutari esercizi di stiramento e rilassamento muscolare.