La Serva di Dio ANTONIETTA GUADALUPI (Imsa) a “Incontri Paolini”

Antonietta AG - Incontro online 29 luglio 20

“Incontri Paolini” è una rubrica settimanale che viene trasmessa in diretta online, attraverso il Canale YouTube “SSP INFORMATION SERVICE” e la Pagina Facebook Società San Paolo – Paolini. 

E’ condotta da Fratel Darlei Zanon e prevede la presenza di due o tre ospiti generalmente Consacrati e Consacrate della Famiglia Paolina.

Mercoledì 29 Luglio 2020, con inizio alle ore 17, “Incontri Paolini” si occuperà della Serva di Dio Antonietta Guadalupi (1947- 2001) la Annunziatina (ossia Consacrata nell’Istituto Maria Santissima Annunziata-Imsa) di Brindisi di cui è in corso il Processo di Canonizzazione ed è prevista la presenza del Postulatore generale della Famiglia Paolina Don Domenico Soliman

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Partecipano: Anna Maria Gustinelli Imsa,  autrice di “E Gesù Venne” la prima biografia di Antonietta Guadalupi; Patrizia Colaluce anche lei Annunziatina ed amica di Antonietta per un ventennio e operante a Brindisi città natale della Serva di Dio; ed infine Maria Teresa Anzillotta Imsa

Antonietta AG - Incontro online 29 luglio 20

Per seguire la diretta cliccare sulla locandina qui sopra. Naturalmente sarà possibile poter visionare l’incontro in differita nei medesimi canali web che abbiamo indicato all’inizio di queste note: YOUTUBE e/o FACEBOOK

cosimo de matteis

 

Apertura del Processo di Canonizzazione di Antonietta Guadalupi

L’odierna Apertura del Processo di Canonizzazione della Serva di Dio Antonietta Guadalupi (Brindisi, Cattedrale, Ore 18) vedrà certamente un gran concorso di popolo. Non saranno solo brindisini: è prevista la presenza di persone provenienti da altre città e particolarmente da quella Milano dove Antonietta ha operato ininterrottamente dal 1974 al 2001. Ci saranno Consorelle dell’Imsa e non solo.

Immaginetta con preghiera - Antonietta

Ebbene, per poter seguire l’evento anche a coloro che non potranno esserci nella Cattedrale di Brindisi è stato approntato un piccolo grande dono: la trasmissione, in diretta, attraverso internet. E precisamente attraverso il “canale” YouTube di Frate Sole Tv.

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Per chi è pratico con il computer dovrebbe essere abbastanza semplice: qui proviamo adesso a dare delle indicazioni a chi pratico non è:

Anzitutto: collegarsi, via internet,  a YouTube e precisamente al canale di FrateSoleTv. Se non ci riuscite cliccate qui, o sul link seguente:

 

https://www.youtube.com/channel/UCKe-ALDm66Ip-vTwDc513TQ

oppure

https://www.youtube.com/results?search_query=fratesoletv

Dovrebbe apparire una schermata come quella che vedete qui riportata. Per la visualizzazione della diretta della Apertura del Processo sarà sufficiente vedere dove è scritto Apertura Processo Diocesano Canonizzazione di Antonietta Guadalupi

Si tratta di mezzi tecnologici -macchine!- e quindi occorre avere pazienza e potrebbe “incepparsi” qualcosa. Di certo è un prezioso servizio che Frate Sole Tv sta provando a offrire: a loro -i responsabili- un caloroso GRAZIE perché permetteranno di seguire l’Apertura del Processo di Antonietta Guadalupi in tutto il mondo!

La Serva di Dio ANTONIETTA GUADALUPI, Imsa

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AG Imsa

Antonietta Guadalupi è il primo membro dell’IMSA – Istituto Maria Santissima Annunziata, di cui viene aperto il Processo di Canonizzazione. Don Alberione fondò l’Imsa nel 1958. Il primo Delegato dell’Imsa fu don Gabriele Amorth anche lui Paolino. 

 

Consiglio tutti i lettori -fedeli, occasionali, di passaggio, vecchi, giovani, italiani, bielorussi, tedeschi, brasiliani, ungheresi, giapponesi… – di pregarla: non ci deluderà. E’ in Paradiso!

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Per ogni comunicazione, testimonianza, per riferire di grazie e favori concessi per la intercessione della Serva di Dio Antonietta Guadalupi SI PREGA DI CONTATTARE IL

Postulatore Generale della Famiglia Paolina

Don Domenico Soliman, SSP

+39 06 597 861

(CLICCA QUI) 

Antonietta Guadalupi, la San Benedetto e don Ettore: una testimonianza

Sono giunti, in forma di commento, due attestazioni che meritano di essere evidenziate e che costituiscono un ideale continuum della serata di Giovedì 2 Gennaio – che, ne siamo certi, resterà nel cuore e della mente dei presenti- e pertanto le pubblichiamo di seguito a mò di testimonianza anche come stimolo perché altre persone facciano lo stesso ossia testimoniare episodi piccoli e grandi inerenti Antonietta Guadalupi

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Ero anch’io presente all’incontro, poiché, oltre ad essere un evento ecclesiale di grande significato, la chiesa di San Benedetto, già parrocchia e “fucina di santità”, è stata la mia prima parrocchia e mi ha visto neonata e bambina, sino ai 10 anni!!!

Ricordi splendidi e di grande impatto emotivo, non solo perché risalgono alla mia prima infanzia e quindi mi hanno “segnato” indelebilmente, ma perché davvero in quella parrocchia si respirava uno stile evangelico e ricco di vera carità.

Antonietta, di cui ricordo solo il suo grande e contagioso sorriso, ha respirato anch’ella la semplice ed edificante “aria” spirituale che regnava in parrocchia, grazie alla sapiente guida più che trentennale di santi sacerdoti, e l’ impegno formativo e catechistico profuso con grande generosità.

Mia madre stessa ha rafforzato la sua formazione spirituale nella bellissima parrocchia di San Benedetto ed è stata anche lei, a sua volta, di esempio per le giovani che, numerose, la frequentavano, tra le quali, la giovanissima Antonietta Guadalupi.

Mia madre ricorda il suo ardente desiderio di imparare, le sue numerose domande e l’attenzione con cui ascoltava i consigli. La santità dei fedeli nasce in parrocchie sante ma soprattutto da sacerdoti santi, veri padri, attenti ai fedeli e coscienziosi nello svolgere il loro ministero.

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Tra i miei personali ricordi di quella parrocchia speciale vi è quello della bellissima figura sacerdotale di don Ettore Blasi di cui vi riporto un piccolo trafiletto che scrissi e fu riportato da “Cronache brindisine” il 15 aprile 2010:

“Cosa vuole dirci oggi Gesù?” Questa era la frase tanto cara a don Ettore Biasi all’inizio di ogni celebrazione eucaristica domenicale, ed i nostri occhi di bimbi erano tutti puntati su di lui, nella piccola chiesa parrocchiale di san Benedetto in Brindisi nei primissimi anni Settanta. Don Ettore celebrava la Messa del fanciullo ogni domenica mattina e sapeva attirare l’attenzione di noi bambini con grande capacità.

Ogni domenica la mia curiosità di bimba era intenta a scoprire “cosa Gesù avrebbe detto al mio cuore”. Non potevo mancare a quella Messa tanto “speciale” dove Gesù, attraverso quel Sacerdote allegro e scherzoso, che cantava battendo le mani al ritmo della musica, mi attendeva e aveva qualcosa di “bello” da comunicarmi.

Don Ettore con quella frase così speciale, che ripeteva ogni domenica, ci faceva comprendere quanto noi bambini fossimo importanti per Gesù tanto da essere destinatari di una sua Parola, di un suo pensiero.

Ci insegnava, inoltre, che durante la Messa era presente Gesù stesso, vivo e vero, attraverso l’annuncio del Vangelo e il Pane Eucaristico.”

ANTONIETTA GUADALUPI – Dalla San Benedetto alla santità

Nella serata di giovedì 2 Gennaio 2020 si è svolta pressa la chiesa di San Benedetto a Brindisi un incontro pubblico organizzato per far conoscere ulteriormente la figura della Serva di Dio Antonietta Guadalupi (Brindisi 22 Novembre 1947 – Milano 30 Luglio 2001) laica professa dell’Istituto Maria Santissima Annunziata (IMSA) della cui apertura del Processo Diocesano di Canonizzazione siam alla vigilia: questo avverrà solennemente nella Cattedrale di Brindisi mercoledì 8 Gennaio alle ore 18.

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LA CHIESA DI SAN BENEDETTO FUCINA DI SANTITÀ

E’ già stato detto della felice –felicissima!- idea di tenere l’incontro presso la chiesa del Centro Storico  -la San Benedetto, appunto- che è stata la parrocchia di Antonietta nella sua adolescenza e giovinezza prima del suo trasferimento verso Milano – settembre ’74- e che è stata fucina di santità, più o meno nascosta, di tanti brindisini grazie alla presenza di Sacerdoti santi, degni e zelanti.

Quando Antonietta  è giunta a Milano era già “santa” e con una solida formazione interiore, spirituale e di fede che aveva maturato proprio all’ombra di quella chiesa parrocchiale: è stato questo uno dei concetti espressi da padre Giovangiuseppe Califano, Postulatore Generale dei Frati Minori durante la “tavola rotonda” tenuta dopo la Santa Messa che lo stesso Francescano ha celebrato.

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Padre Gianni ha parlato nella pressoché totale assenza di giornalisti (di emittenti televisive neppure l’ombra) ma con la presenza di tante persone che hanno conosciuto Antonietta. Ed ha parlato come parrocchiano di San Benedetto che ha respirato a pieni polmoni quella stupenda aria e che, in quella sede, lui giovane liceale, ha conosciuto Antonietta.

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Padre Giovangiuseppe (Gianni) Califano OFM durante la sua Relazione

GAREGGIATE NELLO STIMARVI A VICENDA

Ed in questa veste ha parlato e ricordato che Antonietta Guadalupi, seppur giovane, era già un piccolo faro di gioia e di fede. E la sua serenità interiore traspariva e coinvolgeva in un circolo virtuoso di edificazione reciproca: parrocchiani più grandi vedevano il bell’esempio di questa giovane sorridente e timorata di Dio e lei stessa – Antonietta- si arricchiva delle testimonianze di fede viva e concreta che, per grazia di Dio, a quell’epoca ed in quella parrocchia non mancavano!

“Non parlava mai di cose frivole” ha detto categorico padre Gianni e non ha fatto mistero lo stesso Califano che,  alla sua vocazione al Sacerdozio,  non è estranea Antonietta Guadalupi:  come gioiosa discepola di Cristo aveva a cuore le vocazioni e come innamorata di Gesù – cui si sarebbe solennemente Consacrata nel luglio del 71– “vedeva” quei giovani o quelle giovani che il Signore della Messe poteva chiamare o stava già chiamando.

VESCOVO CALIANDRO San Benedetto 2 gen 20Ha presenziato Sua Eccellenza mons. Domenico Caliandro e, come Vescovo della Diocesi, era gioiosamente sorpreso della presenza, numerosa e composta, di tanti fedeli e dalla testimonianza genuina, forte e decisa di  padre Califano. A Milano, presso l’Istituto tumori, e soprattutto come Annunziatina figlia del Beato Giacomo Alberione, ha dato il meglio di sé in termini di carità concreta ed operosa ma l’humus cristiano da cui proveniva era proprio la San Benedetto di don Antonio Fella e di don Ettore Blasi, sacerdoti di cui ancora oggi i brindisini sono memori e grati.

ALLA VIGILIA DEL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE

Non poteva esserci viatico migliore per l’Apertura del Processo di Canonizzazione! E ad Antonietta- che è in Cielo- poco importa di avere un monumentale sarcofago in Cattedrale o altrove: a lei interessa la Salvezza delle anime ed il loro amore a Cristo. Un piccolo quadro nella “sua” San Benedetto (nel frattempo inopinatamente “declassata” da Parrocchia a semplice Rettoria) basta ed avanza. E da lì sorriderà, come sempre faceva, alle persone che incontrerà: è la Comunione dei Santi che è verità di fede!

cosimo de matteis

(E’ in fase di realizzazione una fotogallery dell’incontro. Non appena essa sarà pronta e disponibile in rete renderemo pubblico il link/URL per accedervi)

ANTONIETTA GUADALUPI – Le foto dell’incontro del 2 Gennaio a San Benedetto

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AVVIO DEL PROCESSO DIOCESANO PER LA CANONIZZAZIONE DI ANTONIETTA GUADALUPI

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Come da noi,  ampiamente e con notevole anticipo, annunciato (clicca, per esempio, qui e qui) avrà luogo l’8 gennaio 2020 alle ore 18 presso la Cattedrale di Brindisi alla presenza di S.E. Mons. Domenico Caliandro, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, la solenne apertura del Processo diocesano per la canonizzazione della Serva di Dio Antonietta Guadalupi (1947-2001), membro dell’Istituto Maria Santissima Annunziata, associato alla Società San Paolo.

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Promotori dell’evento sono lo stesso Istituto Maria Santissima Annunziata e la Diocesi di Brindisi – Ostuni. Postulatore della causa è don Domenico Soliman, postulatore generale della Famiglia Paolina. Il programma prevede alle ore 18 la celebrazione della Liturgia dei Vespri e, a seguire, l’apertura della prima Sessione del Processo diocesano.

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La intestazione del Comunicato Stampa della Curia Generalizia 

Adottando una fortunata espressione del Card. Carlo Maria Martini, Antonietta Guadalupi può essere annoverata tra i “profeti minori del nostro tempo”. Nasce a Brindisi il 22 novembre 1947. A soli 13 anni perde la mamma e decide di lasciare gli studi per prendersi cura del padre e del fratello. Una volta ripresa la scuola, deve però interromperla di nuovo pochi anni dopo a causa della morte del padre. Tenace e volitiva, Antonietta riuscirà più tardi a conseguire la maturità classica e a iscriversi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Bari, anche se poi non completerà il corso di studi.

All’età di 19 anni entra nell’Istituto Maria SS. Annunziata, fondato dal Beato Giacomo Alberione e appartenente alla Famiglia Paolina. Nel 1974, su consiglio di don Gabriele Amorth, l’allora responsabile delle Annunziatine (così si chiamano comunemente i membri di tale Istituto), si reca a Milano per studiare presso l’Istituto Nazionale dei Tumori.

Al centro del suo progetto spirituale si colloca la piena conformazione a Cristo secondo il più genuino messaggio di San Paolo (cfr. Gal 2,20), così come interpretato e trasmesso ai suoi figli e figlie dal Beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina. Antonietta diventa così la prima “assistente sanitaria”, un incarico all’epoca innovativo e pensato per accompagnare personalmente il malato e i suoi familiari nel difficile percorso di cura.

Spende oltre 25 anni di vita in quella che per lei è una vera e propria missione, mettendo non solo grande dedizione e competenza, ma diventando soprattutto una vera testimone evangelica del gioioso donarsi, sempre sostenuta da una fede incrollabile, anche nei momenti di fatica e di buio.

Nel suo ufficio si respira sempre un clima di accoglienza e serenità, che i pazienti colgono immediatamente. A volte malati e familiari le chiedono l’impossibile e lei, invece di scoraggiarsi, forte solo della sua fede, si rivolge a Colui al quale «tutto è possibile». Più il dolore e la prova sono forti e quasi senza speranza, più riesce, con la sua grande fede nella Provvidenza, a trasmettere pace e consolazione.

Sia nelle situazioni ordinarie che in quelle più difficili si colgono sulla sua bocca espressioni come: «Grazie!», «Alleluia!», «È perfetta letizia!». Antonietta con il suo stile di vita comunicava l’amore del Signore, nel suo donarsi agli altri era testimone di quella “cultura dell’incontro” che rappresenta uno dei cardini del Magistero di Papa Francesco.

 Antonietta si spegne il 30 luglio 2001, all’età di 53 anni, a causa di un tumore all’intestino. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Brindisi.

 

Roma – Brindisi, 20 dicembre 2019

Ufficio stampa – Società San Paolo

Curia generalizia

Don Stefano Stimamiglio

seggen@paulus.net

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