Come “comportarsi” in chiesa non è una questione inutile, tutt’altro!
I nostri genitori certamente ci hanno educato in tal senso ma, forse, nel tempo, possiamo aver smarrito quei saggi insegnamenti ricevuti in tenera età.
Ed allora è necessario “rinfrescarli”. E chi meglio di Padre Pio può farlo? Ecco, quindi, delle sante indicazioni che il grande Francescano di Pietrelcina offre a tutti noi. Facciamone tesoro: sono parole di un grandissimo santo!
Scrisse padre Pio, rivolgendosi ad una sua figlia spirituale:
Entra in Chiesa in silenzio e con gran rispetto, tenendoti e reputandoti indegna di comparire davanti alla Maestà del Signore. Tra le altre devote considerazioni, pensa che l’Anima nostra è tempio di Dio, e come tale dobbiamo conservarla pura e monda davanti a Dio e agli angioli Suoi.
Prendi poi l’acqua benedetta e fa bene e con lentezza il segno della nostra redenzione: il segno della Croce.
Appena sei in vista del Dio Sacramentato (c’è un Altare dove si conserva l’Eucaristia, è segnalato da una lampada accesa), fa devotamente la genuflessione piegando il ginocchio fino a terra; saluta prima Lui, il tuo Signore – vivo e vero nel Tabernacolo – poi vengono la Madonna e i Santi. (al riguardo LEGGI QUI)
Trovato il posto, inginocchiati e rendi a Gesù Sacramentato il tributo della tua preghiera e della tua adorazione.
Confida a Lui tutti i tuoi e gli altrui bisogni, parlaGli con abbandono filiale, dà sfogo libero al tuo cuore e lascia piena libertà a Lui di operare in te come meglio Gli piace.
Nell’uscire di chiesa abbi un contegno raccolto e calmo: saluta per primo Gesù sacramentato, domandagli perdono delle mancanze commesse alla Sua divina presenza e non partire da Lui se prima non Gli hai chiesto e da Lui non ne hai ottenuta la paterna benedizione.
Uscita che sei di Chiesa, mostrati tale quale ogni seguace del Nazareno dovrebbe essere.
FIN QUI LE PAROLE DI PADRE PIO…..
Che ne dite? Non è forse un capolavoro dalla prima all’ultima parola? Quanto cambierebbe -in meglio!- il clima delle nostre chiese! I cristiani non sono -e guai se lo fossero!- dei “musoni” ma non è possibile, entrando in chiesa, trascurare la sua divina presenza!
Anche se, spesso, non vediamo il Tabernacolo (chè, sovente, viene letteralmente “nascosto”. Ma questo è un altro discorso….) è lì, al Santissimo Sacramento, Gesù Eucaristia, presente realmente anche se sacramentalmente, è lì che deve andare il nostro pensiero, il nostro sguardo, il nostro cuore.
Ecco, ricordiamo sempre queste parole di San Pio. Il nostro entrare in chiesa sarà più vivo, più intenso, più bello. E soprattutto più gradito a Gesù. Ed infine non daremo cattivo esempio al prossimo nè saremo per loro una fonte di distrazione.
cosimo de matteis
L’ha ripubblicato su Pastor Aeternus proteggi l'Italia.
Approvo pienamente le bellissime indicazioni donate da padre Pio ed il commento di colui che attraverso questo articolo le propone e ne da risalto. Dimentichiamo spesso, entrando in chiesa, di “salutare” con riverenza, come un atto di fede, Gesù vivo e vero nel tabernacolo!!! Egli ci aspetta ed il suo Sacratissimo Cuore è aperto all’abbraccio di pace , personale ed individuale con noi, che entriamo nella sua casa. Entrando in chiesa si fa chiasso, si saluta tizio, caio e sempronio…ma dimentichiamo che il Primo che dovremmo salutare è Lui, il Signore, Vivo e Vero, Presente nel tabernacolo!
https://annamariadematteis.wordpress.com/2018/02/07/un-ora-per-dire-a-gesu-ti-amo/
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